Elezioni, KePalle. Presentata la lista delle Arancine d’Autore: “Votate al Gusto”

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Elezioni, KePalle. Presentata la lista delle Arancine d’Autore: “Votate al Gusto”

KePalle scende in tavola presentando una lista di candidate tutta al femminile. “Votate al Gusto” è la risposta delle Arancine d’Autore alla politica dei magna magna. Uno slogan che esprime anzitutto la vocazione al gusto, in linea con la filosofia rivoluzionaria del Sicilian Street Good, ma che pure rappresenta un invito per gli elettori: un invito al voto, che si estende pure al pranzo e alla cena. La composizione della lista di Arancine che, come nella migliore tradizione dello streetfood, si è formata sulla strada, pure tra asporti e domicili porta a porta, si presenta alle elezioni comunali con una bontà, come sempre, fuori dal Comune. A rappresentare di lista, Rosalia, l’Arancina 5 Stelle su TripAdvisor, eletta portagusto di partito, per la fama e la fame riscossa negli elettori. “Noi vogliamo istituire un nuovo Wellfood State. Gli ingredienti della nostra politica sono il buongusto e l’eccellenza, perché se proprio deve esserci il magna magna, deve essere un magna magna di qualità!” – afferma la candidata sindaco, contestando i pezzi grossi, unti e collosi, della rosticceria siciliana.

Di seguito, la lista al completo, con le candidate Arancine “Votate al Gusto”. Una squadra estremamente eterogenea, fedele alla formula “Per tutti i gusti”, sempre espressa da KePalle.

ROSALIA: candidata sindaco. Progressista rivoluzionaria, fimmina e palermitana fin dal nome. Sicuramente uno dei volti nuovi nel panorama delle arancine, che ha saputo unire e rappresentare i colori cittadini. Unanimemente amata dal pubblico, Rosalia con la sua bontà riesce a mettere d’accordo tutte le fazioni di gusto, riscuotendo successo persino negli ambienti più conservatori della tradizione.
ACCARNE: assessora alla tradizione. Esponente di sostanza del partito conservatore tradizionalista, suprematista della fazione palermitana “Prima (c’era solo) Accarne”. Vecchia ereditiera e discendente della decaduta nobiltà cittadina; non sa di avere – o forse sa, ma non vuole ammetterlo – origini arabe e popolari.
ABBURRO: assessora alla cultura. Vecchia volpe della tradizione palermitana. Si è imposta a suo tempo nell’ambito della friggitoria, quando a dominare era il partito unico Accarne, proponendo allora un forte cambiamento di gusto. Ottenuta però la poltrona, l’on. Abburro è ricaduta in un atteggiamento conservatore-moderato.
SPINACI GOURMET: assessora al verde pubblico. Innovatrice progressista della Seconda Repubblica delle arancine, riconfermata più volte negli anni. È sensibile ai temi dell’ecologia, dell’ambiente e del vegetarianismo, ma con quell’atteggiamento da radical chic che emerge pure dall’ostentato titolo Gourmet.
POLLO E CURRY: assessora all’integrazione. Candidata di origini straniere, esponente di spicco internazionale della cucina multietnica e del melting-pot culinario. Pur restando fedele alla propria cultura, si è integrata perfettamente in menu, riscuotendo, grazie alla qualità e alle doti di bontà, vasto favore tra il pubblico.
ANELLETTI: assessora alla diversità. Palermitana DOC, amante della cultura e delle tradizioni popolari, ma con una visione estremamente aperta, verso l’innovazione, la sperimentazione delle forme e la diversità, dimostrata dalle proprie peculiarità, essendo l’unica arancina di pasta tra le candidate di riso in lista.
SPECK E NOCI: assessora agli eventi e sagre. L’origine altoatesina e i sapori rustici tipici da sagra, la avvicinano agli ambienti della lega – quella di acqua e farina – che sostiene la linea dura della croccantezza. Ama i selfie e appare spesso sui social. Criticata per gli accostamenti con i cocktail e le vicende del locale KePapete.
ROSA DI BUFALA: assessora allo spettacolo. Una new entry col carattere e l’esuberanza di una primadonna. Le malelingue attribuiscono i meriti della candidatura al suo aspetto estetico, ma invero le sue caratteristiche di bontà, qualità e freschezza sono fuori discussione. Senz’altro l’arancina più paparazzata.
FUNGHI E PORCINI: assessora al territorio. Forte e decisa, amante della natura, con un grande atteggiamento etico. Politicamente ha saputo reinterpretare al meglio la lunga tradizione culinaria, adattandola alle esigenze del mondo vegan, ma mantenendo inalterate le simpatie dei vecchi cultori onnivori.
AFFORNO: assessora alle pari opportunità. In questo caso non si tratta di una singola arancina, ma di un gruppo di rappresentanza che porta sulla tavola le questioni di genere. Naturalmente è fuori discussione il sesso dell’arancina, ma si ridiscute sulla legittimità della cottura. La minoranza Afforno chiede dunque spazio in menu e pari opportunità di gusto.
PESCE SPADA E MELANZANE: assessora per il patrimonio mari e monti. Impegnata da sempre nella valorizzazione della sicilianità e portatrice degli interessi del gusto. Attore istituzionale di alto livello che rappresenta l’isola in toto, tra paesaggi, economie e patrimoni di mare e di terra, con un’attenzione speciale al verde della mentuccia.
ALLA NORMA: assessora per la semplificazione della norma. Altra importante esponente della tradizione siciliana, genuina e sincera, decisa portagusto della semplicità. Ligia alla norma culinaria, la sua idea si esprime con la modestia di pochi ingredienti, per un risultato verace ed essenziale, sempre a regola d’arte.

Tanta bontà, dunque, in questo menu… ehm… lista, che apre però al rischio del pensiero qualunquista. Così, appunto, sentenzia un passante: “No, non andrò a votare! Tanto quale mangi mangi, le Arancine di KePalle, sono tutte buone!”.